Raccolta delle acque/Palombaro del Caveoso
Il sistema di raccolta dell’acqua piovana avvenuto nel corso dei secoli in questa straordinaria città millenaria ha fatto sì che L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) abbia deciso nel 1993 di far entrare Matera nella propria lista di siti storici da tutelare. L’imponente bellezza dei Sassi dai più svariati angoli della città potrebbe far sembrare che il merito di Matera fosse proprio la bellezza estetica, invece no, il motivo per cui Matera diventò Patrimonio UNESCO è per il sistema di raccolta delle acque piovane, infatti le particolarità storiche di Matera sono nascoste proprio sotto se stessa, sotto terra.
Il bisogno di conservare l’acqua ha spinto il popolo materano all’invenzione di un sistema idrico che portasse l’acqua per quasi tutta la città conservandola allo stesso tempo in cisterne comunicanti tra loro; il proverbio “la necessità e la povertà aguzzano l’ingegno” esprime ciò che ha scaturito l’invenzione di questo sistema idrico, dover assetare gli animali, lavare i panni ed usare l’acqua per i più svariati usi utili, era un dovere per poter sopravvivere, riuscire a sprecarne il meno possibile per i mesi di siccità.
In tutta la zona di Matera e soprattutto nei Sassi troverete tantissime cisterne ma bisogna saper distinguere le cisterne private dal sistema di raccolta di acqua pubblica; ogni casa-grotta nei Sassi infatti era provvista di almeno una cisterna privata per poter soddisfare i più “esigenti” bisogni familiari, poi vi erano i Palombari che erano cisterne molto capienti e di forma diversa dalle precedenti alle quali si poteva accedere pubblicamente.